Virginia Henley si racconta nel mio salottino virtuale in occasione dell’uscita di “Ghiaccio e Fuoco”, novella pubblicata in esclusiva per Follie Letterarie.
Se vuoi sapere qualcosa di più Virginia Henley, un’autrice che ha fatto sognare generazioni di lettrici romance, vieni a leggere l’intervista.
Per l’intervista in lingua originale, puoi cliccare qui.
Chi è Virginia Henley
Virginia Henley è una scrittrice di romanzi d’amore storici, di ambientazione prevalentemente medioevale ( fonte Rosa Homage ). Nella scrittura ha unito le sue grandi passioni: le lettura e l’amore per la storia. È stata autrice best seller del New York Times e vincitrice di una dozzina di premi letterari, tra i quali Romantic Times Lifetime Achievement Award, il Waldenbooks’ Bestselling Award, Affaire de Coeur, Rendezvous Award e il Maggie Award for Excellence. Diversi suoi romanzi sono stati pubblicati in Italia da Euroclub e Mondadori, fra cui ricordiamo “Nati nemici”, “il Falco e la Colomba” e ” Il Corvo e la Rosa”.
Benvenuta Virginia Henley! È un grandissimo piacere averti ospite in occasione dell’uscita italiana delle tue novelle. Avresti voglia di cominciare questa intervista, raccontando qualcosa di te che non si trova nelle biografie ufficiali?
Grazie, Eleonora, per avermi dato la possibilità di parlare direttamente al mio pubblico italiano, da tanti anni così affezionato e generoso nei miei confronti, ne apprezzo davvero l’attaccamento.
Sono nata nel Lancashire in Inghilterra e dopo la guerra, all’età di dodici anni, sono immigrata in Canada con i miei genitori. Siamo salpati in Marzo con l’Aquitania ed è stata una traversata difficile: nonostante a bordo il cibo venisse servito abbondante, come non ne avevo mai visto durante la guerra, non sono stata in grado di assaggiare nulla a causa del mal di mare. Durante i sette giorni di viaggio mi sono nutrita esclusivamente di piccoli sorsi di ginger-ale.
Poiché i miei compagni di scuola ridevano del mio accento britannico, decisi di liberarmene e non passò molto tempo che giunsi a parlare in canadese come tutti gli altri. All’età di quattordici anni , quando ero al secondo anno delle scuole superiori, ho incontrato quello che sarebbe stato il mio futuro marito, Arthur Henley. Per cinque anni non successe nulla fra di noi, poi rimanemmo fidanzati per un anno e mezzo prima di essere gradi abbastanza da poterci sposare. Abbiamo avuto due figli, Sean e Adam e io sono stata una mamma a tempo pieno fino a quando i ragazzi nono sono cresciuti.
Come nasce la Virginia Henley scrittrice
Ero un’avida lettrice e la storia era la mia passione, ma fu solo alla soglia dei quarant’anni che cominciai a scrivere.
Un giorno lessi un libro di Kathleen E. Woodiss nel quale l’autrice miscelava una sensuale storia d’amore con il contesto storico e allora seppi immediatamente che avrei potuto scrivere un romance storico. Ci volle un anno fra ricerche e stesura, e ne dovettero passare altri quattro, durante i quali spedii il libro a diversi editori. Alla fine, un editor di Avon Books decise di acquistarne i diritti e da allora ho sempre scritto.
Dopo essere diventata un’autrice best seller NYT, insieme a mio marito ho acquistato una casa in Florida dove abbiamo vissuto per vent’anni. Dopo cinquantasei anni di matrimonio sono rimasta vedova e a seguito del lutto, mi sono trasferita nuovamente in Canada per rimanere più vicina alla mia famiglia.
L’epoca d’oro dell’editoria
Il tuo primo romanzo – The Irish Gypsy- è stato pubblicato nel 1982 e tu ancora continui a scrivere, ma da allora l’editoria è cambiata molto: l’avvento degli ebooks, di Amazon, il fenomeno dell’autopubblicazione, etc. Qual è la tua opinione sull’attuale stato dell’editoria? Pensi che siano cambiati anche i gusti delle lettrici?
Il mercato dei libri è profondamente cambiato nei 35 anni in cui mi sono dedicata alla scrittura. Mi ritengo fortunata perché ho fatto parte di quella che è stata definita “l’epoca d’oro dell’editoria”. Ho un agente in gamba, che ha venduto i miei diritti alla Bantam Dell e per i successivi quindici anni sono stata in grado di scrivere un romance storico all’anno. La casa editrice mi spedì a New York per un servizio fotografico pubblicitario e per ciascun libro che usciva, veniva organizzato un tour nelle maggiori città degli Stati Uniti. I miei romance storici vantavano delle sotto copertine meravigliose e venivano pubblicizzati con annunci a tutto pagina sul Cosmopolitan Magazine.
Come è cambiata l’editoria secondo Virginia Henley
Poi gradualmente le cose cominciarono a cambiare.
Molte case editrici furono inglobate da multinazionali, per cui lo scopo principale divenne il profitto aziendale. I tour divennero un ricordo del passato, i soldi per le pubblicità sui giornali terminarono. Ormai era un lusso avere solo la tua foto nella quarta di copertina.
Contemporaneamente, l’autopubblicazione era guardata malissimo, perché dovevi sobbarcarti tutti i costi ricorrendo all’editoria a pagamento.
Poi con l’arrivo di Amazon, all’improvviso potevi ordinare i tuoi libri su Internet e averli comodamente a casa tua, senza dover passare in libreria. Furono inventati gli e-reader e i libri cominciarono a essere scaricati direttamente sul dispositivo, diventando subito uno strumento di lettura popolarissimo.
Virginia e l’autopubblicazione
Ora, quando un’autrice consolidata torna in possesso dei diritti dei suoi libri, può venderli su internet in completa autonomia. Molte delle scrittrici che conosco hanno ancora in essere contratti con case editrici tradizionali, ma ricorrono all’auto pubblicazione dei libri di cui detengono i diritti.
I vantaggi dell’autopubblicazione sono numerosi per un autore. Non hai bisogno di una casa editrice, di un agente e puoi stabilire tu il prezzo di vendita del libro. Ciò vuol dire che ci sono milioni di libri disponibili che non sarebbero mai stati pubblicati prima dell’avvento di Amazon e di altri store on line.
I gusti delle lettrici secondo Virginia Henley
Sì, sono convinta che anche i gusti delle lettrici siano cambiati. Le persone sono così impegnate che non hanno tempo a disposizione per leggere. Le storie brevi sono molto popolari, e le novelle storiche sono preferibili ai romanzi più lunghi.
La varietà dei generi letti è molto maggiore rispetto al passato. I romanzi erotici sono molto popolari così come quelli di genere vampiresco e paranormale, futuristico e fantasy. In passato gli editor avrebbero rifiutato tutto ciò che non fosse tradizionale, ma adesso gli scrittori, grazie all’autopubblicazione, sono liberi di pubblicare tutto quello che vogliono e non sembra ci siano difficoltà a trovare lettori.
Le novelle in arrivo pubblicate da Follie Letterarie
Tra pochissimi giorni, Follie Letterarie pubblicherà ” Ghiaccio e Fuoco”, edizione italiana della tua novella “Hot as Fire”. Vuoi raccontarci qualcosa di questa novella?
Ghiaccio e Fuoco è l’unica storia contemporanea che io abbia mai scritto. Mi sono divertita molto a raccontare di questa donna moderna – Eve Berlin- con una carriera di successo, e di un eroe maschile – Clint Kelly- che non vede di buon occhio le femministe. Eve e Clint si scontrano sin dal loro primo incontro, ma quando un’improvvisa tempesta di neve li intrappola insieme per diversi giorni, molte cose cambieranno fra di loro.
La loro sopravvivenza dipenderà dalla loro volontà di collaborare, mentre con il passare delle ore, l’attrazione fisica tra di due aumenterà innegabilmente.
Come di consueto, il mio protagonista maschile è un eroe è dark, dominante e pericoloso, per cui ho creato un’eroina che fosse adatta a lui, anzi, che fosse anche meglio. 🙂
La passione di Virginia Henley per la storia
Follie Letterarie a breve pubblicherà anche ” Love and Joy”, una novella di genere storico ambientata durante il periodo della Restaurazione Inglese. La storia è una delle tue grandi passioni, vorresti raccontarci come ha influenzato la tua scrittura?
Sono andata a scuola in Inghilterra e come puoi immaginare la storia veniva insegnata tutti i giorni. La storia inglese, scozzese e irlandese divenne la mia grande passione ed era un piacere fare le ricerche per i miei libri, quasi più che rimanere seduta a scrivere le mie storie.
Le mie ricerche sono meticolose, ma buona parte della storia è difficile da digerire, a meno che non venga alleggerita da un’appassionante storia d’amore, e certamente più è indigesto il periodo storico, più sensuale deve essere la storia d’amore.
Mi piace che la lettrice possa avere l’idea di trovarsi così vicino alla coppia da poterne carpire tutti i più intimi segreti. Ho giurato all’inizio della mia carriera che le mie scene d’amore non sarebbero finite sulla porta della camera da letto e che avrei dato alla lettrice un motivo valido per spendere i suoi soldi. Presto guadagnai la reputazione di scrittrice sensuale e, onestamente, credo che questa sia la ragione per cui sia diventata un’autrice best seller del New York Times. Adoro scrivere di personaggi storici realmente esistiti, specialmente di Re, Regine e delle loro Corti reali.
Potresti raccontarci qualche aneddoto divertente o curioso che riguarda la scrittura di queste novelle?
Quando uscì “Love and Joy” ero alla convention Romantic Times dove un uomo venne da me e mi disse: “Vorrei ringraziarti per le storie che scrivi. Io non le leggo, però mi accorgo subito quando mia moglie ha letto la Henley!”.
Una volta durante un’intervista radiofonica per pubblicizzare l’uscita di “Ghiaccio e fuoco” , quando mi chiesero se mettevo in pratica con mio marito le scene di sesso che scrivevo, risposi: ” Certo, per questo è così basso, per via del fatto che la sua testa sbatte contro la testiera del letto.”
Quale tuo libro suggeriresti a una lettrice che non ha mai letto una tua storia? (Non credo esistano lettrici che non abbiano letto almeno un tuo libro).
Be’, la mia storia preferita è “A woman of passion” (inedito in Italia). Racconta di Bess Hardwick che, da servitrice, diventa la seconda donna più ricca di Inghilterra dopo la Regina Elisabetta. Nel mentre, si sposa quattro volte e il libro include tutte e quattro le storie d’amore.
Un altro libro che consiglio è “Undone” (inedito in Italia). Racconta la storia delle famose sorelle Gunning, Elizabeth e Maria. A causa della loro straordinaria bellezza, la loro ambiziosa madre le conduce alla corte reale del Re Giorgio II e far credere a tutti che fossero di nobili origini. Entrambe le sorelle si sposarono con aristocratici. Maria divenne una contessa ed Elizabeth divenne contessa due volte. Il suo primo matrimonio fu infelice ma per fortuna breve. Poi la donna sposò l’uomo della sua vita, John Campbell, il potente Duca di Argyll.
Come scrive Virginia Henley
Secondo te, quali sono gli elementi più importanti per scrivere un buon romanzo d’amore?
Innanzitutto, ci deve essere “chimica” fra il protagonista maschile e quello femminile. Faccio in modo che la lettrice sia in grado di vederli, sentirli, di poterne quasi avvertire l’odore, anche di assaporarli. Voglio che la lettrice rida, voglio farla piangere e farle provare tutte le emozioni: dalla gioia al dolore. Le lettrice deve ammirare e identificarsi con l’eroina e innamorarsi dell’eroe maschile.
La storia deve potersi muovere da un ambientazione all’altra, in modo da non risultare statica. Mantengo brevi i capitoli per impedire che venga abbandonata la lettura. Le scene di sesso devono essere sensuali e appassionate, la coppia deve essere così profondamente innamorata da non poter fare a meno l’uno dell’altra. E come ogni romance che si rispetti, deve esserci il lieto fine.
Tra personaggi, trama e ambientazione, quale elemento preferisci sviluppare per incantare una lettrice?
Questa è facile. I miei libri sono guidati dai personaggi. La trama è secondaria perché segue la storia. Il mio protagonista maschile deve essere forte, dominante e coraggioso, ma allo stesso tempo tenero, gentile e generoso. La mia eroina deve essere esuberante e coraggiosa, in grado di cavarsela da sola senza dover sempre chiedere aiuto a un uomo. Quando do vita al “cattivo”, deve essere diabolico più che malvagio e alla fine avere sempre ciò che merita.
Ritengo che i personaggi secondari siano molto importanti, voglio che emergano dalle pagine. Voglio che le mie lettrici sperimentino ogni tipo di emozioni, così quando scrivo, mi immedesimo in ogni personaggio presente nella storia. Avverto il desiderio del protagonista maschile, provo la fatica dei servi, la fame dei mendicanti e il bisogno delle prostitute di arraffare qualche moneta dalle tasche dei clienti.
Voglio trasportare la lettrice in un altro luogo e tempo, perché possa sperimentare la storia come se la stesse vivendo realmente. Voglio che sia profondamente soddisfatta alla fine del libro, ma allo stesso tempo, voglio che provi tristezza perché avendo terminato la lettura, non ha più nulla da leggere.
Virginia Henley, la scrittrice
Di cosa ami circondarti quando scrivi? Di cosa non puoi fare a meno?
Quando scrivo, devo essere circondata dal silenzio. Ho bisogno di rimanere sola senza alcuna interruzione. Ero solita dire a mio marito: ” Non cercarmi a meno che non vada a fuoco la casa”.
Allo stesso tempo ho bisogno di vedere un bel panorama fuori dalla mia finestra in modo che la mia immaginazione possa spiccare il volo. Quando vivevo in Florida, il mio ufficio aveva la vista sulla piscina e oltre questa, sull’oceano. Amavo guardare i pellicani, le gru, gli aironi e gli stormi di parrocchetti.
Ora che mi sono trasferita nuovamente in Canada, dispongo di 30 acri di foresta abitata da cervi, alci, volpi, gufi, coiote e lepre scarpa da neve.
Cosa provi quando sta per uscire un tuo libro?
Provo una grande ansia. Siedo da sola per un anno, vestita di stracci, e quando il libro esce, ci si aspetta che apra le mie ali come una farfalla per attirare quanta più attenzione possibile su me stessa e sul mio libro. Poi non appena comincio a prenderci gusto, mi ritrovo di nuovo nella stanza a dirmi:”scrivine un altro”.
Ti lasci influenzare dalle recensioni?
Non proprio. Io scrivo per me stessa, ma una buona recensione è sempre gratificante, mentre quelle negative mi rendono inquieta. Ricordo ancora la prima recensione feroce al mio libro ” La spada e il gelsomino”. Diceva: ” Solo una fan sfegatata della pornografia soft può arrivare in fondo a questo libro”. Mi sentii male, ma il libro saltò immediatamente in cima alle classifiche di vendita.
Progetti per il futuro di Virginia Henley
Puoi svelarci a cosa stai lavorando attualmente e quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ancora non ho cominciato a scrivere un nuovo libro; sta ancora prendendo forma nella mia immaginazione. Mi piacerebbe scrivere un time travel sulla Principessa Diana
C’è qualcosa che vorresti aggiungere per le nostre lettrici italiane?
Vorrei ringraziarle per essere delle lettrici fedeli. Io amo l’Italia. Qualche anno fa ho partecipato a un tour di Romantic Times nella vostra splendida terra, insieme a una dozzina di colleghe scrittrici. Abbiamo fatto il giro della Toscana e ci siamo fermate in una cantina. Poi abbiamo visitato Venezia, così permeata di storia. Ho preso il vaporetto per visitare l’isola di Murano dove si lavora il vetro e il cristallo.
Alla fine siamo andate a Roma, dove abbiamo visitato il Vaticano, la Cappella Sistina, il Colosseo e le magnifiche chiese, piazze e fontane. L’ultimo giorno fu dedicato al firma-copie dei libri.
Le lettrici si riversarono per salutarci e comprare i nostri libri. Non lo dimenticherò mai.
Grazie Virginia Henley per essere stata con noi.
Adesso tocca a te! Ti è piaciuta l’intervista? Cosa ne pensi delle osservazioni di Virginia Henley in merito ai cambiamenti avvenuti nell’editoria? La tua opinione conta molto, lascia un commento, e se il post ti è piaciuto, aiutane la diffusione condividendolo sulle tue pagine social. Grazie e a presto.
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