Con questo post ti farò sentire strega per una notte, impegnata nello studio di sortilegi d’amore. Un viaggio, senza prendersi troppo sul serio, fra pozioni e amuleti destinati alle magie d’amore.
La notte delle streghe per eccellenza
Le origini della festa di Halloween sono ormai universalmente note.
Si riteneva che durante Halloween le streghe, perseguitate e bruciate, vagassero per vendicare la loro morte, approfittando del potere magico di questa notte che per i Celti rappresentava il Capodanno (Samhain) in concomitanza della fine dell’estate; una notte sospesa fra il vecchio e nuovo anno, in cui temporaneamente il confine fra mondo dei morti e dei vivi si dileguava.
Prendendo spunto da una possibile etimologia della parola Halloween, All allows even, cioè la sera in cui tutto è permesso, voglio invitarti a giocare con me per intraprendere un curioso viaggio tra filtri d’amore, credenze, pietre magiche e sortilegi e sentirti così “Strega per una notte”.
Se è vero che in questa notte di Halloween il reale e l’irreale possono incontrarsi, ci divertiremo in questo post a tirare fuori la strega che è in noi, con spirito leggero e sguardo disincantato, insieme a lati oscuri e dimensioni sopite o quantomeno spesso ignorate, per poi lasciare affiorare per pochissimi minuti l’irrazionale, cioè quella parte dell’animo a cui piace pensare che non tutte le forze della natura siano dettate da leggi matematiche e che la magia, insieme a una giusta dose di autosuggestione, possa condizionare la vita umana.
Ma poi torniamo al reale, eh.
Fonte bibliografica: Trattato segreto delle Magie d’amore- F. Zinagaropoli- Harel Edizioni,1995
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Una strega conosce il potere delle pietre
Si credeva ad esempio che l’anima fosse in grado di percepire poteri occulti di pietre, parole e simboli.
Un esempio? Il diamante pare prevenga gli incubi, mentre lo smeraldo aiuta a prevedere il futuro, lo zaffiro favorisce sogni premonitori e il lapislazzuli dona felicità e ispira amore.
L’onice invece è portatrice di incubi e può causare conflitti e liti.
Nel Medioevo numerosi erano i libri di magia antica dispensatori di segreti d’amore, di scongiuri e consigli per utilizzare al meglio le pietre preziose.
Per accertarsi delle fedeltà della moglie si metteva un diamante sulla testa della donna che dorme. Se la donna si svegliava di soprassalto la sua fedeltà coniugale era sicuramente compromessa.
In caso contrario, ella avrebbe abbracciato immediatamente e con trasporto il marito.
Strega e alchimista
Cleopatra l’alchimista (pare da non confondersi con la famosa regina) scriveva che una donna scontenta del marito deve prendere il midollo della zampa sinistra di un lupo e portarlo addosso, sarebbe stata così soddisfatta del suo coniuge e sarebbe stata riamata con trasporto.
Plinio, invece, conferisce al pelo della coda del lupo una virtù nascosta per farsi amare.
Se siete innamorate ma non avete il coraggio di farvi avanti, sappiate che dovete strofinarvi la mani col succo di verbena e toccare la persona da cui volete farvi amare per legarla a voi.
Certo bisogna usare prudenza, altrimenti la situazione rischia di sfuggire di mano, come nel caso di Lucrezio (se vogliamo credere anche solo in parte ad una delle tante leggende che circondano la sua persona).
Una di queste racconta infatti che la moglie, pare una certa Lucilla, per rinverdire la passione gli propinò un filtro d’amore che lo fece uscire di senno, portandolo al suicidio.
Una strega non può fare a meno dei filtri d’amore
I filtri potevano assumere numerosi aspetti: unguenti, pomate, colliri, bevande, e spesso venivano assunti all’insaputa della vittima.
Composti da veleni spesso introvabili, da sostanze organiche animali e vegetali, miravano a piegare una volontà più debole e scatenare la passione amorosa.
Attenzione, se c’e’ però qualcuno che si trova dall’altra parte della barricata, cioè è amato ma non ricambia e vuole liberarsi del suo spasimante, è sufficiente che si procuri una camicia del pretendente e urini nell’indumento, in modo tale che il fluido si introduca nel collo ed esca dalla manica sinistra….facile, no?
Non solo pozioni d’amore
Certo è che intrugli e pozioni potevano avere anche altre finalità: ad esempio favorire il concepimento.
Si consigliavano sei gocce di essenza di rosmarino, timo e lavanda. Oppure una goccia di essenza di cannella o due gocce di essenza di chiodi di garofano.
E ora chi di voi ha già fatto il grande passo e si è sposata, provi a pensare allo scambio degli anelli durante la cerimonia: perché se l’anello si è fermato alla seconda giuntura, vuol dire che la donna sarà la padrona nel rapporto, invece se l’anello scivola fino in fondo senza difficoltà, allora sarà l’uomo sarà capo e sovrano.
Ricordate però che non vale fare le prove prima né dopo, a giochi fatti.
Una strega e gli anelli
Ma se vogliamo rimanere in tema di anelli, forse può essere utile sapere che esiste un modo per rendere questo gioiello molto speciale.
Prendete tre capelli dalla vostra testa e attorcigliateli in una bottiglia ben chiusa con tre gocce di sangue del dito anulare della mano sinistra.
Tenete la bottiglia stretta al seno in segreto (tanto chi può vedervi?) per nove giorni e nove notti, richiudete i capelli in una cavità di un anello e offritelo al vostro uomo.
Per tutto il tempo che lui indosserà il gioiello, sarà vostro.
Niente di nuovo sul fatto che la fede nuziale si indossi proprio sull’anulare della mano sinistra, vero? Sì, perché gli antichi Egizi credevano che da lì partisse una vena che giungesse dritta al cuore e nella quale scorressero i sentimenti.
Le giovani inglesi nascondevano un anello nuziale in un berretto da notte e lo mettevano sotto il cuscino, convinte che avrebbero sognato il loro futuro marito.
Ma rimaniamo in tema di matrimonio: in Russia le giovani donne per sapere chi fra loro si sarebbe sposata prima, si mettevano in cerchio disponendo davanti a loro un chicco di grano.
Si liberava poi un gallo dentro il cerchio per vedere quale chicco avrebbe beccato per primo, designando in questo modo la prima donna che avrebbe contratto matrimonio.
Strega fedele
La fedeltà coniugale poi era un tema molto sentito, tanto che per stare dalla parte del sicuro si praticava anche l’Alfitomanzia, cioè la divinazione col pane d’orzo.
Nel caso specifico si impastava la farina d’orzo con il latte e il sale, e si avvolgeva il composto in una carta untuosa da far cuocere sotto la cenere; si strofinava con le foglie di verbena ( si può cominciare a pensare di piantarla su larga scala questa verbena) e la si dava in pasto alla persona sospettata di tradimento.
Se non la digeriva, la presunzione era fondata.
Questa pratica è tratta dal manuale di demonologia, Dizionario Infernale di Collin de Plancy ( occultista e scrittore francese, convertito poi al Cattolicesimo e vissuto agli inizi del 1800). E già lo vedo questo volume a fianco del dizionario di lingua italiana in casa, oppure in cucina accanto al ricettario.
La Strega e i profumi
Grande importanza inoltre veniva conferita agli odori e profumi del corpo umano, in grado di generare poteri evocativi molto forti.
Del resto si sa che al di là di profumi naturali o chimici che possiamo avere addosso, ogni essere umano ha un odore suo particolare e unico. Ne approfitto per proporti la recensione di un libro meraviglioso: il Profumo di Süskind.
Leggi la recensione de Il Profumo
A questo proposito, Pietro Mora, mago e alchimista del XVII sec. suggerisce di strappare tre peli da ciascuna ascella e di farli bruciare su un ferro rovente, raccogliendone le ceneri e ponendole all’interno di un pezzo di pane per offrirlo alla persona che amiamo.
Pare garantito un successo strepitoso.
Se invece volete conferire alla vostra pelle un odore naturale ma molto attraente, prima di tutto dovete rimuovere ogni traccia di creme e profumi e polveri a massaggiare la pelle con un filtro composto da 20 gr di essenza di chiodi di garofano, 10 gr di essenza di geranio, 200 gr di Alcol 95.
Andrebbe massaggiato prima di dormire, indossando in seguito un indumento di seta in modo da favorirne l’assorbimento da parte della pelle.
Ma adesso, cara la mia lettrice, è ora di tornare alla realtà, a meno che tu non sia tentata di correre a prendere costume e cappello da strega per fare qualche prova.
Ricordati che anche la magia vuole le sue regole, quindi, non dimenticare che per la mela avvelenata ci vuole il permesso!
Ora tocca a te! Ti è piaciuto il post? Qual è la la pozione più bizzarra secondo te? C’è un riscontro reale in qualcuna delle pozioni elencate? La tua opinione per me conta molto. Se il post ti è piaciuto, aiutane la diffusione, condividendolo sulle tue pagine social. Grazie della tua attenzione e a presto.
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