In vista dell’uscita di It nelle sale cinematografiche italiane, ho deciso di rendere un piccolo omaggio al grande maestro dell’horror, Stephen King.
Dopo la recensione del libro da cui è tratto il film, ti offro in questo post alcune piccole curiosità che riguardano lo scrittore più famoso del genere horror.
Vieni a scoprire quanto ne sai di Stephen King.
Stephen King è triscaidecafobico
No, non è una parolaccia e nemmeno uno scioglilingua. Quella dello scrittore che ha terrorizzato milioni di lettori è una vera e propria fobia del numero 13, tanto da spingerlo a salire in una volta sola gli ultimi due gradini delle sue scale di servizio, con lo scopo di riportare a 12 il numero dei gradini; quando King è dietro alla scrittura dei suoi romanzi, non interrompe mai il lavoro se l’ultima pagina è un multiplo di 13.
Ovviamente il discorso vale anche per la lettura.
Shining autobiografico
Durante un’intervista rilasciata alla BBC, lo scrittore ha rivelato che Jack Torrance, il protagonista di Shining, rappresenta il suo personaggio più autobiografico. Al tempo in cui scrisse il libro, Stephen beveva molto, come Jack. Secondo l’autore Jack era un personaggio eroico che tentava di combattere i suoi demoni nella stessa maniera in cui ci si aspettava si comportassero i giovani americani.
Qualche gap mnemonico
Sicuramente saprai che King ha un passato fatto di abusi di alcol e droga.
Quello che forse non sai, è che il consumo fu così eccessivo che l’autore per un periodo di tempo non fu in grado di ricordare di aver scritto romanzi come ” Le creature del buio” e “Cujo”.
Bazzecole…
Morte di un alter ego
Quando venne fuori che dietro il nome di Richard Bachman si celava Stephen King, l’autore ufficialmente ne ha annunciato la morte per “cancro da pseudonimo”.
Tra finzione e realtà
A seguito del grave incidente di cui l’autore fu vittima nel 1999 e che gli costò mesi di convalescenza e sette interventi chirurgici, le infermiere che si occuparono della riabilitazione di King, ricevettero l’ordine perentorio di evitare qualsiasi riferimento o battuta scherzosa legata a Misery, personaggio del libro “Misery non deve morire”.
Nel romanzo, per chi fosse all’oscuro della trama, si narra di uno scrittore di successo che, a seguito di un incidente, finisce vittima di Annie, un’infermiera talmente appassionata dei suoi romanzi, da arrivare a torturare lo scrittore per costringerlo a riscrivere il suo ultimo libro.
Scopri come questa storia ha cambiato la vita di Sandrone Dazieri, scrittore giallista e sceneggiatore italiano che ne parla in questo articolo apparso su Il Libraio.
28 giorni dopo
King ha amato talmente tanto la pellicola ” 28 giorni dopo” da arrivare a comprarsi un’intera proiezione, acquistando letteralmente i 275 biglietti a disposizione.
Ironicamente, il regista del sequel “28 settimane dopo”, Juan Carlos Fresnadillo, si era candidato per occuparsi del remake di Pet Cemetery, diretto nel 1989 da Mary Lambert dal titolo “Cimitero vivente” (io l’ho visto e ho faticato a dormire per diversi giorni) e sceneggiato dallo stesso King.
Il remake è uscito il 9 maggio nelle sale italiane ma è diretto da Kevin Kölsch e Dennis Widmyer.
Titolo di un libro, che passione
“Salem lot”, tradotto in Italia con il titolo di ” Le notti di Salem” , è un libro del 1975 che racconta di vampiri, e che all’inizio venne chiamato ” Second coming”; questo titolo però fu bocciato da Tabitha, la moglie di King, in quanto rimandava, secondo l’opinione della donna, a “una brutta storia di sesso”.
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