“Come si fa a pubblicare un libro?” È questa la domanda che mi viene rivolta più frequentemente e alla quale è difficile rispondere in poche parole. Si parla di crisi del mondo dell’editoria, ma quella che viene definita crisi, è in realtà un cambiamento profondo al quale non si riesce ancora ad aderire.
In questo post troverai informazioni utili per avere le idee più chiare, qualora decidessi di buttarti in quella che è di fatto un’arena: la concorrenza è spietata, le trappole sono ovunque e arrivare alla meta è davvero un’impresa.
Prima di pubblicare un libro
Fondamentale: leggi tanto e di tutto. La lettura è la tua palestra di scrittura, fregatene dei generi e dei libri che fa figo leggere. Leggi per il tuo piacere personale, ma leggi sempre. Fidati che la scrittura ringrazia: ne beneficia il tuo stile e il tuo vocabolario, nonché la tua verve creativa.
Poi, che tu decida di autopubblicarti, o di giocare la carta con una casa editrice, ricordati che non puoi esimerti dal sottoporre il tuo lavoro agli occhi un esperto o di un professionista per una valutazione. Per ulteriori informazioni, puoi leggere il mio post sulla valutazione dei manoscritti .
Come ho scritto nel post, in questa fase non puoi vincere facile, per cui dimentica di rivolgerti a parenti e amici che, oltre alla possibilità che non abbiano le competenze tecniche, sicuramente non possono essere fisiologicamente obbiettivi.
Se non sei pronto a metterti in discussione, devi dedicarti ad altro, perché la scrittura richiede una crescita continua, dove ogni traguardo in realtà è solo l’inizio di un nuovo percorso.
Pubblicare un libro a pagamento
L’editoria a pagamento non gode di buona reputazione. Personalmente non giudico gli editori che decidono di intraprendere questo sentiero, finché ci sono autori disposti a pagare pur di vedere le loro storie prendere vita sulle pagine di un libro. Però è un dato oggettivo che il prezzo più alto lo paga la qualità del libro, perché il denaro abbatte qualsiasi filtro.
Se decidi che l’editoria a pagamento non fa per te, diffida degli editori che si impegnano gratuitamente a distribuire migliaia di copie del tuo libro, ma ti fanno pagare l’editing, il progetto grafico e magari anche l’ISBN.
Quando l’editore decide di pubblicare il tuo libro, investe su di te e si fa carico di tutto: dall’editing alla copertina, dalla stampa alla promozione. Funziona così e non ci sono eccezioni.
Pubblicare un libro con una casa editrice
Te lo dico subito: non è facile per niente. Conquistare l’interesse di una casa editrice, magari blasonata, è un’impresa davvero ardua, soprattutto se sei un esordiente. La qualità di questi tempi potrebbe non essere più sufficiente.
Se riesci a spuntare un contratto con un agente letterario, le tue possibilità di essere pubblicato indubbiamente si moltiplicano, ma anche essere notato dagli agenti letterari è difficile quanto pubblicare un libro, forse di più.
Ti consiglio, come ho fatto in altri post, di bazzicare gruppi di scrittura e associazioni, chiedere informazioni ad amici scrittori, costruirti una rete di conoscenze, ma soprattutto, di tenere orecchie e occhi aperti. In soldoni:
non fare l’eremita se vuoi diventare scrittore, perché di questi tempi non pagaClick To TweetScegli le case editrici
Se invece vuoi arrivare dritto alle case editrici, magari quelle di nicchia, comincia a fare una cernita. Seleziona innanzitutto quelle non a pagamento, poi verifica la linea editoriale. Ogni editore ha i suoi gusti, le sue convinzioni personali e anche il suo pubblico, dove sa di poter spingere commercialmente un genere piuttosto che un altro.
Quindi se hai fra le mani un manoscritto fantasy, verifica che il genere rientri nella linea editoriale della casa editrice, altrimenti non verrai nemmeno preso in considerazione. Poi leggi i libri pubblicati dalla casa editrice. In questo modo puoi capire cosa richiede l’editore e dove punta la sua attenzione. Non improvvisare: pianifica e studia. Prossimamente ti fornirò anche i consigli utili per presentare al meglio il tuo manoscritto.
Croce e delizia dell’autopubblicazione
Sull’autopubblicazione ho scritto un post che che ti invito a leggere, ma ti anticipo già: nonostante tutto, non sono contraria all’autopubblicazione, purché vi siano determinate condizioni che nel post ho illustrato dettagliatamente.
“Che differenza c’è fra l’autopubblicazione e l’editoria a pagamento? In entrambi i casi i libri sono di qualità scadente”. Ecco cosa mi sono sentita spesso dire, ma personalmente non sono d’accordo. Ritengo molto più onesto intellettualmente che un autore investa su se stesso e decida di autopubblicarsi, invece di mettersi nelle mani di un editore che accetta di pubblicarlo solo perché pagato profumatamente.
È vero che trovare libri di qualità nel marasma degli autopubblicati non è facile, però ci sono, e lo dimostra il fatto che sempre più spesso, case editrici di grido attingano nel bacino dell’autopubblicazione. È un segnale importante.
Vuol dire che l’autopubblicazione può diventare una preziosa vetrina, e per un autore alle prime armi potrebbe essere l’unica arma utile per giungere al traguardo di una pubblicazione diciamo “tradizionale”.
Pubblicare un libro e gli spunti di Umberto Eco
[…] “un bravo editore è ansioso di scoprire nuovi talenti ma non si fida dell’autore che spunta improvvisamente dal nulla. Va cercare il talento là dove si forma, così come avviene nello sport, ed è raro che qualcuno arrivi ad essere assunto come centravanti della Juventus se non è stato scoperto e apprezzato mentre giocava in una squadra di serie B, e prima di serie C, e prima ancora nella squadra della polisportiva locale o dell’oratorio salesiano.” scrisse Umberto Eco.
E qui torniamo a quanto scritto sopra, cioè che non puoi fare l’eremita se vuoi diventare uno scrittore. Inoltre un po’ di gavetta fa bene a tutti. Non puoi pretendere di diventare uno scrittore dall’oggi al domani.
Se hai una buona capacità di scrittura o ancora meglio hai talento, un blog potrebbe aiutare la tua visibilità. Ti permette di dimostrare le tue capacità narrative e di coinvolgimento, mette in luce il tuo carisma e contribuisce a costruire un tuo pubblico, tutti elementi che aiutano la tua immagine, fermo restando la cura della tecnica e dello stile di scrittura.
Parlando di Eco e di scrittura, leggi i 40 ironici ma utilissimi consigli per scrivere bene in italiano che l’autore ha stilato nel suo volume “La bustina di Minerva” edito da Bompiani.
Spero a questo punto di averti tolto qualche dubbio e illuminato un po’ la strada verso la pubblicazione. Come hai potuto intuire, non è un sentiero facile da percorrere, ma con la giusta determinazione, un pizzico di fortuna e tanto impegno, si possono ottenere buoni risultati. In bocca al lupo!
Ora tocca a te! Sei d’accordo con quanto ho scritto? Hai vissuto qualche esperienza in questo ambito? La tua opinione per me conta, non esitare a farmi avere le tue osservazioni attraversi i commenti. Se il post ti è piaciuto, aiutane la diffusione condividendolo sulle tue pagine social. Grazie e a presto!
[…] ho parlato in questo post, ma mi ripeto: l’editore che decide di pubblicare il tuo libro, lo fa perché crede nel tuo […]