Prigioniera del labirinto è la nuova uscita della serie Breeds di Lora Leigh; una storia avvincente che sono felice di poter proporre alle lettrici di Follie Letterarie.
Vieni a scoprire cosa ne penso.
Prigioniera del labirinto: una storia speciale
Ormai è risaputo che per me ogni uscita è un’emozione, ma con questa serie di Lora Leigh ho un rapporto speciale; l’ho conosciuta anni fa con la versione inglese de “L’amore di Elizabeth” ed è stato amore a prima vista.
Dopo aver letto poi il primo, sono approdata a questo, “Prigioniera del labirinto”, che ha superato tutte le mie aspettative.
Una Lora Leigh sorprendente e inimmaginabile, come non l’hai davvero mai letta, una storia che ti lascerà sconcertata, dove il confine tra odio e amore è fragile quanto la vita umana; un protagonista maschile seducente e pericoloso, in bilico tra glamour e oscurità, e un’eroina fragile, tormentata e coraggiosa.
Prigioniera del labirinto: la trama
Scheme è la figlia di Cyrus Tallant, e in combutta con il padre, nemico giurato degli Ibridi, non solo si è macchiata di crimini efferati contro la comunità, ma si è impegnata per insabbiare le malefatte dei persecutori, distruggendo informazioni vitali riguardanti la storia degli Ibridi.
Tanner Reynolds è il ragazzo prodigio, il genio delle pubbliche relazioni, colui che ha incantato le folle e ha portato l’opinione pubblica dalla parte degli Ibridi.
Davanti alle telecamere sfoggia un fascino magnetico e indolente, ma come tutti gli Ibridi sa essere letale e spietato.
E ora, dopo un attacco particolarmente violento a una delle principali basi della comunità, vuole vendetta e sa anche come ottenerla.
Decide quindi di rapire Scheme per estorcerle i segreti riguardanti le attività del padre e deferirla alla legge degli Ibridi, affinché venga giudicata per i suoi misfatti.
Ma Scheme è davvero un nemico?
E quali segreti custodisce?
Lì, nei labirinti delle grotte nel Kentucky, dove ha condotto la ragazza, Tanner otterrà molto più delle risposte che cercava, mentre Scheme ne uscirà solo dopo aver ritrovato se stessa, la fiducia e l’amore.
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Prigioniera del labirinto: nono libro e non sentirlo
Qualcuno che mi conosce molto bene mi aveva consigliato questo nono libro della serie, nonostante avessi letto in precedenza solo il terzo e il primo (proprio così, a riprova che i libri possono anche essere letti in ordine sparso).
Dentro di me temevo che a questo punto della serie, la storia risultasse debole, dai toni stanchi, piatta e poco emozionante.
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lasciati travolgere
E invece zia Lora mi ha lasciato sbigottita.
Ogni parola è piena di sentimento, di emozione, e io sono rimasta stordita dal tumulto di percezioni che la sua scrittura riesce a trasmettere, per non dire che ne sono stata letteralmente travolta.
Il libro si apre con una finestra sui pensieri del padre di Scheme, – Cyrus Tallant – manipolatore psicologico becero e perverso, davanti al quale ogni lettrice inorridisce per le atrocità di cui si è macchiato nei confronti della figlia e degli Ibridi.
Freddo e disumano, ha condizionato Scheme tutta la vita, seguendo una logica tutta sua, inquietante e crudele.
I legami che uniscono Scheme, Tanner e Cyrus sono intricati, ma nello stesso tempo affascinanti, perché consentono sviluppi drammatici ed emozionanti.
Il padre di Scheme ha trascorso una vita ad addestrare gli Ibridi allo scopo di renderli delle macchine perfette destinate alla guerra.
Ai suoi occhi non sono mai stati esseri umani, bensì animali indegni di qualsiasi premura o attenzione, degli 
esperimenti scientifici puri e semplici.
Scheme ha lavorato al fianco del padre per anni, ha stilato decine di profili dei soggetti chiusi nei laboratori, ne conosce abitudini, caratteristiche e capacità.
Prigioniera del labirinto: una rete intricata di sentimenti
Tanner fa parte di quegli Ibridi addestrati dal padre di Scheme e nutre un risentimento profondo nei confronti della donna.
Così decide di rapirla, costringerla a rivelare tutto ciò che conosce sulle attività del padre, e lasciarla poi nelle mani della comunità degli Ibridi, che la giudicheranno per l’operato svolto in qualità di braccio destro del loro nemico numero uno.
Le correnti di rancore, attrazione e sfida che attraversano i due personaggi nelle prime pagine del libro creano una tela di sensazioni difficile da ignorare.
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chi è scheme
Scheme è una donna tormentata, inquieta, vittima delle macchinazioni psicologiche del padre che l’hanno segnata irrimediabilmente.
Ha fatto una scelta difficile e ne pagherà un prezzo altissimo.
Ma è coraggiosa e determinata, le sue sofferenze l’hanno resa forte e fragile nello stesso tempo.
Non manca di autoironia, è poliedrica, affascinante, mai forzata.
Ha imparato a non fidarsi di nessuno e non sembra intenzionata a cominciare con Tanner.
il protagonista di prigioniera del labirinto
Tanner si presenta già nelle prime pagine accattivante: con Scheme è seducente e pericoloso, si muove in bilico fra l’istinto di ucciderla e portarsela a letto.
Ma i giorni di vicinanza forzata dovuti al rapimento lo porteranno a conoscerla meglio, e l’odio iniziale si trasformerà in un desiderio di proteggerla.
La miscellanea suggestiva fra gli istinti ferini e i sentimenti propri della natura umana che albergano in ciascun Ibrido, è indubbiamente un punto di forza dei personaggi di questa serie.
un’esplosione di sensi
Tanner riesce a cogliere le emozioni di Scheme non tanto attraverso le parole o i gesti, ma grazie agli odori.
Paura, desiderio, rabbia, sollievo, vengono captati ciascuno con una propria fragranza, regalandoci un universo di percezioni che, per quanto possa essere fantasioso, io ho trovato molto piacevole da leggere.
Un po’ “La bella e la Bestia”, dove la Bestia è davvero una bestia, perché il DNA di Tanner è mescolato a quello di una Tigre, e la bella non è solo bella, ma ci guida nei meandri più tenebrosi dell’indole umana.
Un po’ “Il fantasma dell’Opera”, dove il protagonista conduce l’eroina in un dedalo di grotte che non sono quelle del teatro di Parigi, bensì quelle delle montagne del Kentucky.
E tra quei labirinti, dove nessuno dei due è chi dice di essere, saranno i sensi e il sesso a fare strada verso la verità.
Sorprendente, imperdibile, indimenticabile
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non solo scene erotiche
In questa storia non sono i fisiologici sconvolgimenti ormonali a determinare l’attrazione fisica dei protagonisti e l’autrice è bravissima a tingere il sesso di sfumature infinite.
All’inizio è un gioco sottile sul filo della sfida e dell’attrazione, che si fa sempre più intenso e diventa strumento per entrambi di controllo, di possesso, di sottomissione, di conforto, cura, protezione, territorio di scoperta, ma soprattutto, e cosa più importante, non diventa mai volgare.
Nulla è lasciato all’immaginazione, il linguaggio è indubbiamente esplicito e direi proprio ardito, ma sempre acceso dal sentimento.
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Prigioniera del labirinto: cosa ti aspetta
Parola d’ordine di questo libro: intreccio.
Una storia non banale, una Lora Leigh come non l’hai mai letta e che ti lascerà sbigottita.
Un gioco di specchi dove nessuno è chi dice di essere, fatto di spie, doppiogiochisti, sesso che diventa amore, animi oscuri e spiriti travagliati.
Tanner non è uno degli Ibridi a cui sei abituato, mentre Scheme ti condurrà per mano nei meandri tenebrosi dell’anima umana
Chiuse le pagine di questo libro, sono corsa a comprarne altri di questa serie.
a chi consiglio questo libro
A chi ama Lora Leigh e la serie dei Breeds, ovviamente; a chi cerca una storia originale, dalle tinte erotiche molto accese, ma mai volgari.
A chi cerca protagonisti maschili virili, possessivi, in una parola “alfa”, a chi vuole provare una Lora Leigh un po’ diversa dal solito.
a chi non consiglio questo libro
A chi non digerisce i romance erotici, a chi non ama Lora Leigh e la sua scrittura.
A chi predilige storie dalle tinte molto oscure e a chi preferisce romance storici o contemporanei dalle atmosfere frizzanti e leggere.
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