Dopo vari tentativi sfumati, quest’anno sono riuscita a raggiungere Torino per visitare una libreria molto particolare: corre lungo i portici nel centro del capoluogo piemontese ed è lunga ben due kilometri…
Ho il piacere infatti oggi di raccontarti del progetto Portici di Carta.
I portici si fanno libreria
La manifestazione Portici di Carta è giunta quest’anno alla nona edizione e prende vita sotto i portici delle vie del centro di Torino, dove oltre un centinaio fra librerie di catena, indipendenti e antiquarie espongono i propri libri, il tutto arricchito da incontri, presentazioni e tavole rotonde.
Per maggiori ragguagli puoi visitare il sito del progetto Portici di Carta.
I libri sulle bancarelle dei Portici di Carta
Per (s)fortuna il mio portafoglio era piuttosto leggero, perchè l’offerta era vasta: dalle bancherelle con titoli e generi più in voga in questi ultimi tempi, alle atmosfere un po’ vintage con volumi dei Wilbur Smith e Clive Cussler dei tempi d’oro.
Il genere romance un po’ bistrattato, solo qualche titolo piuttosto sporadico, mentre non sono mancati ovviamente i volumi riguardanti la regione Piemonte.
Del resto, Torino e dintorni hanno veramente tanto da offrire con la storia, l’arte, lo sport e l’enogastronomia.
Anche i fumetti hanno fatto spicco sulle bancarelle, tanto che una pila di Dylan Dog e Dago ha strappato ad un giovanissimo passante un “losapevochenondovevopassarediqua” dal tono molto più estasiato che dispiaciuto.
Molto spazio è stato dedicato anche ai piccoli editori, con volumi piuttosto di nicchia ma non per questo meno interessanti, anche a giudicare dalla calca di gente che si addossava alle bancarelle.
I Portici di Carta e la città di Torino
Era diverso tempo che accarezzavo l’idea di concedermi una visita autunnale nella città sabauda. Complice il tepore di un soleggiato sabato pomeriggio autunnale, la spedizione si è rivelata una piacevole scoperta.
Va detto che personalmente nutro una grande passione per la città di Torino, tale da renderla piacevole ai miei occhi anche nelle grigie e pesanti atmosfere novembrine.
Se ci mettiamo però un pomeriggio assolato e centinaia di libri di ogni sorta, il piacere per me era praticamente garantito.
Mi sono imbattuta quasi gomito a gomito con il sindaco di Torino Piero Fassino, che frugava fra i libri di una bancarella davanti allo storico Caffè Torino di piazza San Carlo, mentre i fotografi lo corteggiavano famelicamente con i loro obbiettivi.
I Portici di Carta: credere nella cultura
Ciò che ha colpito parecchio la mia attenzione è stata la frequente offerta da parte delle librerie presenti ad acquistare libri di vario genere: letteratura, viaggi, esplorazioni, storia e chi più ne ha più ne metta, tanto che mi sono chiesta se questa manifestazione non rappresentasse idealmente uno scudo culturale che la crisi economica fatica a penetrare.
L’atmosfera vivace delle bancarelle suggerisce l’idea di una città che nella cultura ci crede.
E se ciò da una parte non dovrebbe stupire, visto che Torino ogni anno a maggio ospita Il Salone del Libro che raccoglie migliaia di visitatori, e di cui Portici di Carta è una costola, dall’altra, non bisogna dimenticare che l’anno scorso proprio a Torino hanno chiuso i battenti librerie storiche della città come la libreria Dante Alighieri, la Zaniboni e la Celid.
I Portici di carta investono nella cultura. Il caso di Bécherel in Francia
Se le serrande delle librerie di Torino si abbassano per non riaprirsi più, ci sono luoghi in Europa che fanno ben sperare, come a Bécherel in Bretagna dove prosperano 12 librerie in un paese di circa 800 abitanti e la fiera del libro ricorre ogni mese.
La nona edizione dei Portici di Carta a detta degli organizzatori avrebbe chiuso in positivo, un dato confortante che spinge la città sabauda a guardare con ottimismo alla Giornata Mondiale del Libro in programma per il 23 aprile del 2016.
In un periodo di crisi così stringente come quello che stiamo attraversando, forse la cultura non è un lusso ma una fonte di rinascita economica e sociale.
Ben vengano quindi manifestazioni come quella dei Portici di Carta e speriamo che sia tanta la fame di cultura da tenere in piedi e creare nuovi progetti ed eventi.
In conclusione, una giornata magnifica. Tu sei mai stato a visitare i Portici di Carta o ti piacerebbe provare una volta a passeggiare circondato da bancarelle di libri?
Giovanni Ronci says
Bello ricordare le immagini di “portici di carta” … Anche per me è stata una giornata favolosa. Sempre bello avere a che fare con i libri, senza dubbio. Bell’articolo grazie!
Eleonora Morrea says
Ciao Giovanni, hai ragione fa sempre bene parlare di libri. Grazie per il tuo commento e a presto