Piaceri innocenti è il primo libro della serie “Jupiter Tides” di Anne Malcom che esordisce il 27 maggio. Vieni a scoprire cosa ne penso di questo (bellissimo) libro.
“Piaceri innocenti” è autoconclusivo, per cui puoi goderti un finale chiuso e soprattutto felice. L’autrice è stata ospite del mio salottino virtuale dove ci ha parlato dei suoi personaggi e della sua vita da scrittrice.
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Piaceri innocenti: la trama
Nora Handerson è convinta che il cioccolato sia la panacea di quasi tutti i mali. Ecco perché fra gli altri motivi, ha aperto una pasticceria nella piccola città di Jupiter, nel Maine.
La gente macina chilometri per i suoi cupcake al cioccolato e burro di arachidi e i clienti si litigano l’ultimo croissant alle mandorle. C’è chi dice che i suoi biscotti alle gocce di cioccolata aiutino ad alleviare i dolori di un cuore spezzato.
Apparentemente la vita di Nora è stupenda, ma dietro alla glasse, agli impasti lievitati e alle decorazioni, Nora nasconde un fidanzamento rotto e un vortice di dubbi, ansie e insicurezze.
Poi c’è Rowan Derrick, un rude veterano che gestisce un’impresa di costruzioni, che parla poco, gira sempre un berretto da baseball calato sulla testa e che popola le fantasie di Nora.
E lei si aspetta che lui rimanga solo un sogno accarezzato, una fuga dalla realtà.
Invece Rowan è reale, e Nora non sa di popolare le fantasie di quell’uomo affascinante e ombroso che è pronto a farla sua, ora che lei è una donna libera.
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Piaceri Innocenti: l’ho divorato come un pasticcino
Lo ammetto, Vostra Onore, quando adocchiando la quarta di questo libro ho scoperto che lei era una pasticciera e lui un veterano, non ho saputo resistere e me lo sono letto in un paio di giorni.
In parole povere l’ho divorato.
Così come divoro pasticcini, macaron e torte al cioccolato.
Nora e le sue fragilità
Quello che non potevo sapere era che Nora, la protagonista di questa storia, è una ragazza che soffre di un disturbo d’ansia, e in tutte quelle paranoie, idiosincrasie, fissazioni e fobie un po’ mi ci sono ritrovata pure io.
Devo confessare che raramente mi capita di provare tanta empatia per un personaggio femminile di un romance.
Di solito le ammiro un po’ da lontano, sempre perfette, sempre a dire la cosa giusta nel momento giusto, alcune sono perfette anche in quelle imperfezioni che le autrici affibbiano loro.
Nora è un’altra storia.
Come un Marine, anche lei si è guadagnata un soprannome di cui non è mai riuscita a liberarsi: pasticciera pasticciona.
Del resto ci mette talmente tanto cuore in quello che fa da non avere risorse da dedicare al riordino.
Ama i dolci, le glasse, lo zucchero e cucinare.
Insomma, il suo motto? Cibo is life.
E come si fa a non amarla? E di questa passione Nora ci ha fatto un lavoro, al punto da aprire una pasticcieria nel Maine, a Jupiter.
Nora è gentile, appassionata, ha una parola buona per tutti, detesta gli scontri e in quella testolina si affastellano continuamente ricette e stati d’ansia.
Perché non c’è giorno in cui la nostra protagonista non si alzi la mattina convinta di soffrire di chissà quale malanno grave, sempre in attesa di qualcosa che vada storto, di una tragedia che silenziosa si profila all’orizzonte.
Nora è generosa, sensibile, fragile eppure forte.
Fiona, la collega di lavoro nonché amica, che ti consiglio di tenere d’occhio, forse è quella che meglio riesce a cogliere l’essenza di Nora:
Nora è forte in mille modi, ma anche fragile. Se le persone la incoraggiano, non fa che pensare al peggio di sé. E il suo ex la incoraggiava, eccome, in tal senso.
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Piaceri innocenti: parliamo di Rowan Derrick
Fra i clienti che bazzicano la pasticceria ce n’è uno che fa vibrare il cuore di Nora, Rowan Derrick, un veterano che porta avanti un’impresa di costruzione insieme al suo migliore amico nonché commilitone Kip Goodman.
I due quando entrano non passano certo inosservati, belli e aitanti come sono.
Rowan è burbero, taciturno e gira sempre con un berretto da baseball calato sulla testa; Kip è irriverente, sornione e sfoggia sorrisi che sciolgono i cuori.
Rowan non è mai stato un appassionato di dolci, finché non ha messo il piede in quella pasticceria e ha posato gli occhi su Nora.
Da quel momento, dei croissant alle mandorle non può più farne a meno, e adora godersi la vista di Nora che spettinata e con il volto chiazzato di farina elargisce prelibatezze dolciarie ai clienti affezionati.
L’ha sempre ammirata da lontano, perché la sapeva fidanzata con un damerino bene in vista della città, poi le voci circolano veloci a Jupiter, e Rowan viene a sapere che Nora si è liberata di quel bellimbusto.
A quel non c’è più niente che lo possa fermare.
Rowan è un tornado, un’ondata di virilità dominante, magnetica, travolgente.
Un personaggio che non conosce mezze misure, ama, odia senza filtri.
Una volta che fa sua Nora, non ci sono più barriere. Entra in pasticceria e non si limita a salutarla con un sorriso, no. Oltrepassa il bancone, la stringe a sé e la bacia con passione, poco gli importa di essere sotto gli occhi un pubblico.
Perché Rowan è così, vive i sentimenti a 1000 all’ora. La protegge senza riserve, ma soprattutto la accetta con tutte le sue imperfezioni e fragilità che non fanno che rendergliela ancora più bella ai suoi occhi.
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E così tu che leggi finisci per trovare Nora irresistibile con tutte le sue piccole e grandi manie e i suoi limiti.
Ti sciogli con Rowan e con quel suo essere maschio alfa dominante che rasenta quasi il cavernicolo. Ti commuovi leggendo una storia che narra di amore, di sofferenza, di fragilità umane, della bellezza della vita.
A chi consiglio piaceri innocenti
A tutti. È una storia senza controindicazioni, perfetta per intrattenersi ed emozionarsi.
A chi non consiglio questo libro
Solo a chi cerca atmosfere lontane da questa storia, quindi commedie frizzanti o di contro, storie tossiche dark, borderline.
Visita il sito dell’autrice (in inglese)
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