É con molto piacere che oggi ospito nel salottino virtuale di Follie Letterarie Francesco Tonti, il quale ha accettato di rispondere ad alcune mie domande relative al progetto da lui ideato e che prende il nome di Autori a domicilio.
Provate ad immaginare di poter dare letteralmente voce alle pagine o ai dialoghi di una storia che vi ha emozionato o che vi ha accompagnato in un momento particolare della vostra vita; situazioni ed atmosfere che fino adesso hanno sempre e solo vissuto dentro di voi.
Non stiamo parlando della trasposizione cinematografica di un libro, ma di un attore professionista che mette a disposizione la sua voce per dare vita alle parole che vi hanno in qualche modo segnato il cuore.
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Buongiorno Francesco e benvenuto nel salottino virtuale di Follie Letterarie. Te la sentiresti di cominciare raccontandoci qualcosa per far conoscere Francesco Tonti ai nostri lettori?
Anzitutto grazie per avermi invitato e in bocca al lupo per il tuo progetto Follie Letterarie. Ho 36 anni appena compiuti, sono attore e regista riminese. Quando frequentavo le elementari, parlando col babbo, un giorno gli dissi che avevo deciso: da grande avrei fatto l’attore.
Da quel giorno non ho cambiato idea e ho investito le mie energie per realizzare quello che per me era già un progetto.
Il percorso di Francesco Tonti per realizzare i suoi sogni
I miei genitori, aperti e disponibili, mi hanno sempre sostenuto. Importante, mi insegnavano, è fare le cose con serietà. Qualcuno suggerì una scuola professionale di teatro, ma per farla bisognava avere un diploma ed essere maggiorenni. Così mi chiesi quale fosse l’istituto superiore più adatto.
Il babbo, disponibile, attento, ma anche interessato a soluzioni che scaturissero dal dialogo, mi fece ragionare con calma (scalpitavo, come ogni ragazzino di 13 anni) e mi disse che per il lavoro da attore poteva essere opportuna una preparazione umanistica. Mi mise in guardia di fronte alla difficoltà del liceo e qualcuno (non certo i miei genitori) disse che al classico non ce l’avrei mai fatta…
Allora, un po’ per sfida un po’ perché davvero volevo il meglio per me, dissi: se classico deve essere, classico sia! Finito il liceo tra alti e bassi (non è certo l’ambiente ideale per lo spirito di un clown) sono riuscito a fare la scuola di teatro Galante Garrone a Bologna. Finalmente, da mattino a sera, mi occupavo di quello che avevo scelto da bambino.
Francesco Tonti fonda la Compagnia dei Ciarlatani.
Prima della Scuola di Teatro avevo incontrato Alex Gabellini, con cui ancora lavoro. Con lui ho fondato la Compagnia dei Ciarlatani. Il più grande amore della mia vita, in termini artistici, è stato e rimane il clown, incontrato nel 1998. Da allora a oggi ho avuto modo di sviluppare il mio percorso artistico in direzioni diverse.
Ho replicato centinaia di volte con Alex gli spettacoli di teatro popolare di strada, in tutta Italia e all’estero; sono stato negli Emirati Arabi, in Macedonia, Albania, Giappone, Svizzera, Brasile, Kenya, Deserto del Sahara, Palestina.
Le esperienze di Francesco Tonti
Oggi continuo a produrre spettacoli, insegno teatro, clown e giocoleria. Ho gestito un teatro e ho curato eventi e rassegne di spettacoli. Faccio regie teatrali. Sono stato in tournée con spettacoli di prosa, sia con compagnie teatrali sia con spettacoli di teatro comico d’autore da me ideati.
Ho avuto qualche piccola esperienza nel cinema. Da poco la Compagnia dei Ciarlatani ha accolto un nuovo componente, Fabio Magnani, talentuoso attore con cui condividiamo progetti e spettacoli.
Sono stato anche conduttore e presentatore. Talvolta riesco pure a mangiare e andare a dormire in orari decenti, e passo tanto tempo con Angelica, la mia piccola di 3 anni. Mi piace frequentare ambienti diversi, con linguaggi che paiono lontanissimi. Lavoro in contesti di alta cultura, come in situazioni popolari o per eventi privati e commerciali. Sento di essere ancora un pulcino, che può fare nuove esperienze, talmente tante che neanche immagino…
In cosa consiste Francesco Autori a domicilio e come è nato?
È un progetto semplice, nato da un’idea che mi frulla in testa da diversi anni. Io con i libri ho un problema… Non riesco a essere costante nella lettura e vivo questo come un difetto. Sono anni che cerco la soluzione, ma proprio non la trovo. Leggo in modo estemporaneo, colorato, naif…
Di alcuni libri leggo solo la quarta di copertina o il titolo. Molti li comincio e poi li lascio a metà. Alcuni li divoro. Poi passo mesi senza aprire una pagina e periodi in cui riesco a divertirmi, come un topo da biblioteca, a sfogliare di tutto. Invidio chi riesce a leggere con costanza.
Francesco Tonti scopre il piacere di leggere ad alta voce per gli altri
Allo stesso tempo, però, mi sono accorto che leggere ad alta voce per gli ascoltatori mi piace molto, qualunque sia il testo e qualunque sia l’autore. Così, da questo rapporto strampalato con la lettura, è nato Autori a domicilio. Un progetto col quale riesco a far pace in parte con questa mia caratteristica e posso mettermi al servizio di chi ama ascoltare.
Si chiama così perché vorrebbe essere fatto nelle case, ma si adatta a vari contesti purché ci sia una condizione di ascolto. Insisto molto su due aspetti che rendono questa idea unica.
Francesco Tonti legge per voi in un’atmosfera informale
Anzitutto è importante che la scelta dei testi sia fatta da chi mi contatta e non da me, altrimenti sarebbe un progetto impostato sul repertorio dell’attore, che ha un altro significato. Può essere una persona che vuole organizzare qualcosa per gli amici e mi indica alcuni testi. Per esempio ho appena fatto una serata in cui l’organizzatrice mi ha chiesto testi di Walt Whitman, Tonino Guerra, Marguerite Yourcenar, Wistawa Szymborska e altri.
Oppure, più amici mi chiedono testi che hanno conosciuto assieme. In gruppo scelgono pagine che li accomunano e le indicano. Può essere anche, come mi capiterà il prossimo mese, che una persona voglia fare un regalo a un amico e mi chieda di leggere per lui un racconto.
Le soluzioni sono tante, purché chi organizza la serata si senta libero di esprimere il suo desiderio letterario. Io sono di servizio. Qualunque cosa piaccia la leggerò. L’altro aspetto su cui insisto è che autori a domicilio si discosta da un reading tradizionale. Quest’ultimo conserva, seppur in minima parte, un aspetto performantico che Autori a domicilio non vuole riprodurre.
La frontalità che si crea con un reading, in cui il lettore è davanti al pubblico, magari con un leggio e una bella luce dedicata, crea uno spazio scenico. Invece con Autori a domicilio vorrei vivere una situazione più informale: l’atmosfera di un gruppo di amici che si trovano in casa. La condizione ideale è stare seduti in cerchio e poter conversare morbidamente, tra un buon bicchiere di vino e un libro, senza ritmi teatrali, coi ritmi del gruppo di quella sera.
Come avviene la preparazione della lettura?
C’è una grossa differenza tra la lettura privata, fatta “col pensiero” e la lettura ad alta voce. Preparo i testi scelti leggendoli ad alta voce. Il mio obiettivo è quello di restituire e non interpretare. Parlando di interpretazione o restituzione, entriamo in un campo molto tecnico. Diciamo in sintesi che il mio interesse non è quello di far prevalere il mio gusto teatrale rispetto al testo, facendo scelte che interessano a me come potrei fare quando preparo uno spettacolo.
Mi interessa esclusivamente “essere voce” nel tentativo di fungere da tramite fra le parole del testo e l’ascoltatore. Dopo aver ricevuto i libri, una volta letti, faccio i primi esperimenti di scaletta fin quando non individuo quella che più mi convince. Tutto questo viene fatto in sinergia col cliente, con cui si può discutere ampiamente su tagli, spostamenti e modifiche possibili.
Sai, siamo italiani… Come quando vuoi ordinare una pizza a domicilio, apri il menu e trovi 40 pizze disponibili. Ovviamente cosa fai? Ti inventi la quarantunesima! Non ci piove! Se Edgar Allan Poe ha scritto una raccolta di racconti in un determinato modo, con Autori a domicilio si può benissimo scegliere di leggerli in ordine diverso…
Le tipologie offerte possono contemplare la presenza di più attori e musicisti. Di quali altre figure ti puoi avvalere per la serata di lettura?
Ho individuato quattro modalità diverse: parola nuda, nella quale sono solo io coi libri. È la versione più scarna e al momento anche quella che va di più nella direzione del progetto. Ciò non toglie che si possa preparare una serata con qualche elemento artistico in più. Far dialogare le pagine di un testo con uno strumento musicale è possibile, e allora anche in questo caso spazio alle idee… tutto deve rimanere lontano dalla spettacolarizzazione.
Se per esempio si individua con il cliente che le poesie di Catullo possono essere inframmezzate da un suonatore d’arpa, coinvolgerò un suonatore d’arpa. Nelle versioni ancora più complesse si possono immaginare più attori e più musicisti. In ogni caso il modo migliore per confezionare un appuntamento è quello di parlare assieme dell’idea.
Tutte le informazioni si trovano attualmente sia sul profilo Facebook del progetto, sia sul sito della mia compagnia teatrale. fb: Autori a domicilio – www.compagniadeiciarlatani.com
Cosa ti senti di consigliare a chi si rivolge per la prima volta al tuo progetto?
Primo consiglio o – meglio – imperativo categorico: non chiedetemi di fare pezzi miei. Non è una serata da repertorio dell’attore! Chi mi contatta può e deve sbizzarrirsi proponendomi ciò che vuole. Un altro consiglio: pensa a un luogo in cui si possa creare una condizione di ascolto e in cui le persone si sentano a loro agio.
Infine, una questione più tecnica: se il progetto ti piace ma non è facile sostenerlo economicamente, puoi creare un gruppetto di amici e dividere le fatiche economiche. Sarà un modo diverso e originale di passare una serata. Ma la cosa più bella che mi sento di consigliare è: goditi questa idea. La puoi personalizzare in mille modi.
Puoi immaginare letture di terrore in un casolare di campagna; letture bucoliche in un giardino a primavera; letture a tappe di un libro in più serate. Puoi immaginare qualunque soluzione. E io cercherò di realizzare al meglio la tua visione. Divertiti!
Grazie Francesco Tonti per avermi illustrato il tuo splendido progetto!
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Ph Marco Montanari
[…] maggiori informazioni puoi leggere sul blog l’intervista che Francesco Tonti, l’ideatore del progetto, ci ha rilasciato poche […]