In questo 31 ottobre, si parla del Dracula di Bram Stoker, il non morto forse più famoso della letteratura e del cinema.
Sei pronto per questo viaggio nell’oscurità?
“Voi credete nel destino? Che persino i poteri del tempo possono essere alterati per un unico scopo? L’uomo più fortunato che calpesta questa terra è colui che trova il vero amore.”
Sembra la citazione di un libro d’amore, vero? E invece viene da uno dei romanzi gotici più apprezzati e famosi del diciottesimo secolo: “Dracula” di Bram Stoker. E oggi, nella giornata più tenebrosa e inquietante dell’anno, non ho potuto resistere alla tentazione di parlarti di lui.
Sebbene non sia Stoker il padre del mito del vampiro, si può dire che il suo Dracula sia il non-morto più culturalmente conosciuto. Alternando diversi scritti e punti di vista, Stoker ci regala un romanzo tetro e spaventoso, perfetto per la cupa notte di Halloween.
il non morto in cerca di vita
Nel 1890 l’avvocato Jonathan Harker, seguendo le indicazioni del suo capo, si reca in Transilvania per curare l’acquisto di un’abitazione a Londra da parte di un nobile conte.
Sebbene la popolazione della Transilvania si dimostri terrorizzata al solo parlare del Conte Dracula, Jonathan, incurante di tutto, si reca al suo castello. Qui si trova a che fare con un anziano signore, gentile e ospitale, che ha semplicemente deciso di trasferirsi in Inghilterra. O almeno, così sembra all’inizio.
Ma dopo qualche giorno nel castello del Conte Dracula, Harker comprende l’orribile verità: il Conte altri non è una creatura malvagia che si nutre di sangue umano e che intende tenerlo prigioniero nel castello.
Intanto in Inghilterra, la futura sposa di Jonathan, Mina, e la sua amica Lucy, sono vittime di strani e inquietanti eventi.
Una nave completamente vuota, fatta eccezione per il corpo del capitano trovato esanime legato al timone, è approdata a Whitby, e l’unica creatura che si dice sia stata vista uscire viva dall’imbarcazione, sarebbe un lupo feroce. Lucy, nel frattempo, comincia a manifestare gravi problemi di salute.
Che il Conte Dracula, il non -morto signore dei lupi, sia approdato in Inghilterra?
I figli di Dracula
La lista dei “figli di Dracula”, ovvero tutti quei prodotti culturali ispirati alla corrente vampiresca, è infinita. Libri, film, musical, videogiochi e chi più ne ha più ne metta.
Sfido chiunque a non aver letto, o quantomeno sentito parlare, de “Il diario del vampiro” di Lisa J. Smith o di “ Twilight” , il primo libro della serie di romanzi di Stephanie Meyer con protagonista il vampiro Edward Cullen.
Ovviamente sto citando solo due dei tanti prodotti, quelli che meglio conosco in realtà.
Il Dracula di Francis Ford Coppola
Per non parlare del “Dracula di Bram Stoker”, film del 1992 prodotto e diretto da Francis Ford Coppola e per quando mi riguarda, un capolavoro.
Ricordo di averlo visto e di esserne rimasta affascinata e spaventata allo stesso tempo. Affascinata per la costruzione e la caratterizzazione del personaggio di Dracula, interpretato da un meraviglioso e seducente Gary Oldam.
Spaventata perché il vampiro in versione originale, quindi con le zanne, gli artigli e il viso rugoso mi aveva trasmesso la vera essenza malvagia del personaggio, lasciandomi abbastanza turbata.
Certamente non è terrificante come i film di oggi, pieni di scene di sangue, mutilazioni e effetti fin troppo realistici, ma aveva quel fascino e quell’atmosfera da brividi a cui resistere era assolutamente impossibile secondo me.
Tra l’altro questo prodotto cinematografico rimane abbastanza fedele all’opera dello scrittore inglese, cosa che io apprezzo sempre molto. Se Stoker non avesse dato il suo contributo al mondo della letteratura gotica, tante di queste meravigliose opere forse non avrebbero visto la luce.
Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti
Dracula: un absolutely to read
Credo sia importante leggere almeno una volta nella vita, un romanzo come questo, pietra miliare del genere gotico. È indubbiamente vero che la cultura di oggi è caratterizzata dall’horror e dalla corrente splatter che ha coinvolto ogni ambito della cultura, per cui l’opera di Stoker, paragonata a tutta questa produzione “terrificante”, potrebbe poi non risultare così spaventosa come poteva esserlo nel 1897, anno in cui fu scritto.
Tuttavia credo che sia importante risalire alle “origini” di ciò che ci appassiona. Quando ero ragazzina ho letto tantissimi libri con protagonisti i vampiri, ma veramente tanti. Devo però ammettere che leggere Dracula è stato rivelatore.
Nonostante non sia una fan della scrittura “frammentata”che lo caratterizza, mi ha appassionato e intrappolato nelle pagine, riportandomi indietro a un libro che ha cambiato per sempre lo “scenario vampiresco”.
Una scrittura affascinante combinata a una concezione completamente diversa dall’idea di vampiro, perché sebbene molti protagonisti moderni abbiano delle analogie con Dracula, non si può dire che sia il solito vampiro. Dracula è IL vampiro! E non vuoi fare la sua conoscenza?
Dracula e Vlad, il Principe di Valacchia
Le leggende sul chi o cosa ispirò il capolavoro di Bram Stoker, sono svariate. L’influenza più grande la si può ritrovare nella figura di Vlad III, sanguinario signore della Valacchia.
Era conosciuto e temuto per la sua crudeltà, tanto che la sua abitudine di impalare i propri nemici, gli valse il sopranome di Vlad l’Impalatore. Titolo non proprio lusinghiero, eh?
Di certo, questo personaggio storico così caratteristico nell’aspetto e nei modi, potrebbe aver ispirato l’autore nella scrittura del suo romanzo.
I precursori di Dracula, consigli di lettura
Oltre alle antiche leggende del terrore tramandate nei secoli, sono due i volumi che anticipano il famoso non-morto nello scenario vampiresco.
Il “padre” del vampirismo lo possiamo infatti ritrovare in John William Polidori, legittimo autore de “Il vampiro” che nel 1819, per la prima volta, rese protagonista di un racconto breve la terribile creatura delle notte liberandola dalla nebbia del folklore.
Sheridan Le Fanu, un altro scrittore amante del folklore e del paranormale, darà vita nel suo romanzo “Carmilla”a una terribile e seducente vampira che anticipa di diversi anni la figura di Dracula.
“Carmilla” è nella lista delle mia prossime letture, ma intanto consiglio vivamente il racconto di Polidori che, seppur breve, è veramente appassionante.
By Francesca Canti
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