In questa giornata dell’8 marzo, Follie Letterarie rende omaggio alle donne dando voce a due amiche amanti della lettura che hanno realizzato un sogno, quello di aprire una libreria. Ed è così che voglio festeggiare tutte le donne, attraverso la storia di queste ragazze che non hanno mai abbandonato i loro desideri e sono salite a bordo della nave dei sogni…
Vieni a leggere la loro storia.
Donne che amano la lettura
Buongiorno Cristina e Ilaria, e benvenute nel salottino virtuale di Follie Letterarie. Avreste voglia di cominciare questa intervista raccontandoci qualcosa di voi?
Cristina – Niente di particolare, ho 47 anni dei quali 28 anni passati nell’amministrazione delle aziende di famiglia nel ramo dell’edilizia, una figlia di 18 anni e da sempre l’hobby della lettura. Ho sempre amato i libri, fin da piccola mi piaceva prestarli e condividere le mie letture con le amiche, consigliarli e adesso ..venderli.
Ilaria – Che dire di me… ho 44 anni ma non me li sento… ho cercato a lungo il mio posto nel mondo e finalmente sono una libraia… ancora mi suona strano… sono sempre stata una sognatrice… lettrice accanita di romanzi… adoro Jane Austen non a caso la nostra società porta il suo nome… amo tanti scrittori oltre a lei, ma a lei devo una socia.
Come vi siete conosciute?
Cristina – Ci siamo incontrate nell’estate del 2016 ad una quadrupla presentazione di autori, Valentina Cebeni, Donatella Rizzati, Salvatore Basile e Marisa Salabelle. Nessuno mi accompagnava e non volevo assolutamente perdermela. Arrivata al locale abbiamo iniziato a chiacchierare ed è finita li. La nostra amicizia è nata un paio di mesi piu’ tardi quando ci siamo riviste per la ‘nascita’ del nostro adorato club di Jane Austen .
Ilaria – Ci siamo conosciute ad un evento letterario… eravamo entrambe da sole e… siccome io adoro chiacchierare ho attaccato bottone… è stato facile entrare in sintonia… amiamo profondamente i libri entrambe. La nostra amicizia si è consolidata frequentando il Club di Jane Austen Sardegna e da lì il resto…
Donne che realizzano insieme un sogno
Insieme avete aperto la libreria Mondadori i Mulini in provincia di Cagliari. Si può dire che abbiate coronato quello che è il sogno di tante lettrici, cioè lavorare in una libreria. Come è nato questo progetto a quattro mani?
Cristina – Ancora non mi sono resa conto della cosa, per me era un’utopia. Lavorando in famiglia e con tutti gli impegni la cosa non era di facile realizzazione. Sapevo che Ilaria aveva già avviato l’iter per l’apertura della libreria e a luglio mi ha chiesto supporto morale e compagnia per gestire un paio di appuntamenti concernenti il suo sogno. Nello stesso momento lei cercava anche qualcuno con cui poter condividere il progetto e durante un agosto caldissimo e un po’ triste decisi di buttarmi a capofitto nell’impresa chiedendo letteralmente ad Ilaria se mi voleva come socia, e così è stato.
Ilaria – Questo progetto era il mio sogno nel cassetto da tutta una vita… da contabile annoiata sognavo di fare la libraia… ho trovato il posto che mi sembrava adatto e ho contattato la Mondadori… ma volevo tanto condividere il mio sogno con qualcuno e così mi sono messa alla ricerca della persona giusta… non è stato facile ma una sera d’estate in cui ero molto scoraggiata è arrivata una telefonata e così Cristina è salita a bordo… della nave dei nostri sogni…
Qual è stato il momento più emozionante dall’inizio della vostra attività?
Cristina – Senza ombra di dubbio il giorno dell’allestimento quando arrivo’ il primo corriere con centinaia di scatole tutte per noi piene di libri.
Ilaria – Sono stati molti… dalla costituzione della società… alla consegna delle chiavi del negozio… ma forse il più emozionante è stato aprire le prime scatole di libri
Cosa potete raccontarci delle abitudini e dei gusti dei lettori che frequentano la vostra libreria?
Cristina – È bello quando entrano i clienti e quasi ci ringraziano per aver regalato una libreria al quartiere. Molte signore che prima di andare a fare la spesa entrano a vedere le ultime novità e mamme di fretta a prendere dei libri per i bambini.
Ilaria – La clientela affezionata è prevalentemente femminile… di ogni età e livello culturale… si sa le donne da sempre leggono più degli uomini… spaziano dal romanzo rosa, alla politica, ai gialli… e non fanno che ringraziarci per aver portato nel quartiere una libreria.
Gli uomini sono meno ma ci sono… comprano libri di storia e politica… qualche giallo… sono discreti e gentili… i lettori hanno una marcia in più.
La vostra giornata tipo in negozio?
Cristina – Io continuo a lavorare ancora per le aziende di famiglia, di conseguenza alterno il mattino o la sera in libreria a seconda dei turni con Ilaria. Per me il momento piu’ bello è quando arrivano i corrieri e apro le scatole con le novità.
Ilaria – Appena abbiamo aperto lavoravamo insieme facendo una sola ora di pausa a testa… era dicembre… il periodo più caotico dell’anno per i negozi e non avevamo nessuna esperienza di vendita… ci facevamo forza una con l’altra… ora facciamo i turni una lavora la mattina e l’altra il pomeriggio… ci incontriamo alle 14.30 per il cambio turno ma ci sentiamo spessissimo al telefono
Vi vengono in mente degli aneddoti simpatici successi in libreria?
Cristina – Ci siamo ancora da poco tempo, l’unico che ci viene in mente è il signore 90 enne che ogni tanto passa a salutarci e molto candidamente rimarca di essere nato nel 1928 e ci racconta di quando conobbe Mussolini e il buffetto che gli diede sulla guancia e fa tenerezza.
In questa giornata dedicata tutta alle donne, volete lasciare un messaggio a tutte coloro che desiderano lavorare nel magico mondo dei libri?
Cristina – Credete nel vostro sogno, non è mai troppo tardi per cambiare la vostra vita, noi ci siamo riuscite.
Ilaria – I libri ti salvano la vita in mille modi diversi… creano legami profondi…
'Battiti per i tuoi diritti, decisa e determinata senza rinunciare mai alla tua femminilità'. Jane AustenClick To TweetLe donne che leggono sono pericolose
Vorrei chiudere questa bella intervista con la prefazione di Daria Bignardi contenuta nel volume ” Le donne che leggono sono pericolose” di Stefan Bollmann ed Elke Heidenreich, ed. 2007.
“Le donne che leggono sono pericolose perché non si annoiano mai, qualunque cosa accada hanno sempre una via di fuga, se ne infischiano se le fai troppo soffrire perché loro s’innamorano di un altro libro, di un’altra storia, e ti abbandonano.
Le donne che leggono sono pericolose perché nutrono i loro sogni e non c’è nulla di più rivoluzionario di una donna che sogna di cambiare la propria vita, se lo fa, farà la rivoluzione, se non la fa seminerà il terrore.
Le donne che leggono sono pericolose soprattutto per se stesse. Ci sarà un motivo se la storia dell’umanità ha ritardato la lettura alle donne,la natura sapeva che avrebbe complicato loro la vita.
Comunque sia, pazienza, leggere è meraviglioso.”
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