Autoconclusivo. Disponibile in Kindle Unlimited
— Se perdi, puoi comunque tenerti i soldi. Non ne ho bisogno. Ma li avrai solo alla fine di trenta giorni. E per quei trenta giorni… tua sorella sarà mia.
Se il Diavolo decidesse di tentarci su questa Terra, lo farebbe assumendo le sembianze di Damien Larson.
Di un’eleganza che lascia senza fiato nei suoi completi scuri di alta sartoria, pericoloso, imprevedibile, conturbante, perfetto conoscitore dell’animo umano perché sa leggere le persone meglio di chiunque altro, Damien gestisce un nightclub, il Players, a Houston, ed è un abilissimo giocatore di poker.
A uno come lui nemmeno i fratelli riescono a nascondere nulla, mentre Damien sa essere imperturbabile, granitico, indecifrabile.
Del resto se vuoi accaparrarti le poste più alte sui tavoli verdi da gioco, devi imparare a non mostrare emozioni.
Tenete quindi per voi le vostre debolezze quando gli state davanti, perché uno come Damien è capace di tutto.
Ne sa qualcosa Emma Haskell, revisore dei conti del Players a cui basta guardare il capo negli occhi per sentirsi le farfalle nello stomaco. Peccato che Emma si ritrovi anche un fratello dipendente dal gioco, messo in ginocchio proprio da Damien dopo l’ennesima partita andata male.
È così che Ben Haskell finisce intrappolato nelle spire tentatrici di quel demonio, che gli propone un’offerta che il giovane non riesce a rifiutare: Damien gli cancella i debiti, a patto di avere la sorella tutta per sé per trenta giorni.
Una storia di passione, riscoperta di se stessi e di una seduzione raffinata ed elegante come lo sfilarsi di un guanto di velluto.
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Qualche estrattino…
— Allora… dimmi, — mormorò Damien, le sue labbra che le sfiorarono il collo, e lei per tutta risposta che gettava la testa all’indietro come a concedergli ancora più spazio. — Dimmi quello che non potresti rivelare a nessun altro. Quando sei sola, nel tuo letto di notte, e hai bisogno di venire, cosa ti passa per la testa per raggiungere l’0rgasm0?
— In cosa diavolo sei coinvolto? — Avrebbe voluto avere la forza di opporsi a lui, invece fremeva d’eccitazione. Lo voleva, voleva lui e tutto ciò che Damien le avrebbe proposto.— Tante, tantissime cose, — rispose l’uomo con un sorriso malizioso in volto. — Volevo tenerle per me, ma più ti conosco e più sono convinto che potrebbero piacerti. Possiamo continuare come abbiamo fatto finora, oppure posso condurti in luoghi dove non sei mai stata.La sollevò tenendola stretta a sé e la depositò sull’isola della cucina. I lembi dell’accappatoio si aprirono e Damien li spalancò per dedicarsi implacabile con la bocca ai capezzoli già inturgiditi, lasciandoli umidi e doloranti. — Sdraiati, — le ordinò fissandola dritta negli occhi. Alla vista della brama che gli ottenebrava lo sguardo, il cuore di Emma presa a galoppare veloce.— Ma…— Sdraiati, Emma, e lascia che ti faccia venire.
