Anne Stuart è una delle mie autrici preferiti e oggi te ne parlo attraverso la recensione di un libro molto particolare: Ritual sins, uno dei libri più oscuri che l’autrice abbia mai scritto.
Anne stuart e i suoi dark hero
Tanti anni fa, molto tempo prima dello sbarco delle Cinquanta Sfumature, quando si parlava di bad boys o di dark hero, si parlava di Anne Stuart. Il dark romance non ci passava nemmeno per l’anticamera del cervello, perché di fatto non esisteva così come viene proposto in questi ultimi anni, e se vogliamo individuare qualcosa che ci potesse andare vicino, dobbiamo aprire appunto un libro della Stuart.
Non esisteva il dark romance, esisteva il romance di Anne Stuart che poi spesso veniva catalogato come romantic suspense. Già allora le sfumature del romance erano davvero tante.
la trama di ritual sins
Rachel Connery ha ventinove anni quando scopre che la madre morta di cancro al seno l’ha estromessa dall’eredità per donare tutto ( si parla di decine di milioni di dollari) a un certo Luke Bardell, santone e predicatore della “Foundation of Being”, un complesso dedicato alla meditazione e alla riflessione, con annesso un centro medico per malati terminali di cancro.
Rachel non ha mai ricevuto una briciola di attenzione né cure dalla madre, Stella, sempre troppo impegnata a passare da un uomo all’altro per potersi occupare della figlia.
E se da una parte Rachel è riuscita a fare i conti a modo suo con questa mancanza, dall’altra non ha nessuna intenzione di permettere che il denaro che le spetta vada nelle mani di quello che ai suoi occhi è un truffatore senza scrupoli.
Per questo, animata da un’implacabile sete di vendetta e da una misteriosa lettera ricevuta che mette tutto in discussione, Rachel parte alla volta di Santa Dolores, nel New Mexico.
chi è luke bardell
Luke Bardell è un ex detenuto.
E fin qui, potremmo anche non battere ciglio (forse), poi però si scopre che i nonni del patrigno avevano costretto la mamma di Luke ad abortire, che Luke era figlio di un evangelista che viaggiava di città in città e che di questo figlio non ne voleva sapere, che quest’uomo era morto per mano di un marito geloso e che alla fine la madre, forse convinta di poter offrire qualcosa di più a se stessa e al piccolo in arrivo, era convolata a nozze con Jackson Bardell; un matrimonio che poi si è rivelato un inferno e a cui lei aveva rimediato togliendosi la vita quando suo figlio aveva solo otto anni.
il sovrano dei manipolatori
Ti presento Luke Bardell, manipolatore, carismatico, bellissimo, dai lunghi capelli e gli occhi tra il grigio e il blu a cui nulla sfugge.
Dopo aver scontato i suoi tre anni di carcere per aver ucciso un uomo durante una rissa in un bar, Luke mette in piedi questa comunità ascetica nel New Mexico, dando fondo a tutto il carisma ammaliante e irresistibile.
Tutti lo venerano e pendono dalle sue labbra, la sua parola è legge. Luke non ha bisogno di alzare la voce per far valere il suo pensiero, sa giocare benissimo con le parole e con gli animi delle persone.
Agli occhi dell’eroina, Luke è un bugiardo, ladro e assassino.
Chi è Rachel Connery
Rachel è una ragazza cresciuta senza amore, con un passato di travagli interiori e di violenze che l’hanno portata a diventare una donna frigida e indurita dal dolore, convinta di poter andare avanti nella vita da sola senza l’aiuto di nessuno.
Essendo stata vittima di violenza, non sopporta alcun genere di contatto fisico e quando scoprirà che la madre ha donato tutti soldi della sua eredità a Luke, farà della vendetta nei confronti di questo uomo la sua missione di vita.
Se hai letto altre mie recensioni di questa autrice, saprai però che i suoi protagonisti maschili sono davvero borderline.
il dark di anne stuart
Le storie della Stuart d’annata – perché ultimamente si è un po’ ammorbidita – hanno sempre offerto un risvolto oscuro, dove il protagonista si è sempre mosso sul confine tra bene e male, ma senza mai oltrepassarlo nettamente. Di fatto, già lei scriveva di dark romance, quando di questa sfumatura nemmeno se ne parlava.
Francamente, in questo libro, di romantico nel senso più classico del termine, non c’è assolutamente nulla.
Preparati a entrare in un antro oscuro, in un labirinto di specchi senza capire dove finisca la realtà e cominci l’illusione. Perché in Ritual sins non c’è uno sprazzo di luce. Forse da qualche parte ho scritto che Lucien, lo Scorpione, era uno dei suoi personaggi più oscuri, ma confesso di essermi sbagliata.
Leggi la recensione de Il bacio dello Scorpione
cosa aspettarti da questo libro
Se vuoi veramente sperimentare una dark-ride letterarie nel romance, è questo il libro che fa per te. Non c’è sollievo, speranza, redenzione, solo una coltre tenebrosa e intrisa di dolore e sofferenza.
E anche quando cambiano gli scenari, per passare dal New Mexico all’Alabama così da fare un tuffo nel passato torbido di Luke, l’atmosfera tetra che quasi sembra affiorare dalle pagine, si mescola con lo squallore e la miseria della vita di provincia.
Tutto concorre a delineare un’ambientazione sinistra e a tratti spaventevole, soprattutto quando si parla del passato.
Solo la Stuart poteva prendere il predicatore di una setta e farne il protagonista di un romance fuori dagli schemi, pennellarlo di un carisma tangibile, di una verve manipolatrice che secondo me non ha ancora trovato eguali a distanza di anni.
Perché i libri della Stuart sono come stradine di montagna innevate: tortuose, strette, circondate però da un panorama mozzafiato. Sei pronta a guidare lungo strade difficili? O preferisci l’autostrada, tutta dritta, senza curve e in pianura? In questo caso, lascia perdere questa autrice.
Anne stuart e le dark ride letterarie
Luke Bardell è il sovrano indiscusso dei manipolatori, ma in questo romanzo, così come in tutti quelli della Stuart, non troverai mai storie che vanno alla “pancia”, fatte magari di gesti teatrali, di torture, di vendette, di sesso senza consenso, di violenza fisica.
Quelle di Anne Stuart sono storie cerebrali e se tu, lettrice, non ci metti del tuo, ti rimarrà incollato addosso un grande buco nero e vagherai in questa spelonca tetra senza un barlume di luce.
Il sesso per Luke è un’arma, ma non come la intendono i moderni dark-romance, fatto di paura e rapporti al limite della consensualità, bensì diventa un sofisticato gioco di volontà dove alla fine sarà la stessa Rachel a cedere al desiderio.
Ed è proprio attraverso il desiderio che Luke vuole dominarla, renderla creta nelle proprie mani: arrendevole e pronta al piacere.
E quando finalmente un uomo del genere ti reclama al proprio fianco, non si aspetta mezze misure. O gli dai tutto, o niente.
Vieni via con me, Rachel. Lascia perdere tutto, abbandona ogni cosa. Nessuna difesa, nessuna sicurezza, nessun margine di errore. Solo tu e io.
Pensi di essere all’altezza di una storia del genere?
Luke non si redime, nemmeno alla fine del romanzo, fedele alla sua anima oscura e borderline. Rimane un subdolo ammaliatore, come del resto tutti protagonisti maschili della Stuart, ma l’autrice non rinuncia mai a quello che ha sempre caratterizzato un romance degno di questo nome: il lieto fine.
Visita il sito di Anne Stuart per conoscere tutte le novità sulle uscite e le ristampe.
sito dell’autrice
una riflessione sul genere
E da qui parte la mia riflessione.
Quanto siamo disposte ad andare oltre nella lettura di un romance? Quali confini siamo pronte a oltrepassare per emozionarci? Che prezzo siamo disposte a pagare? Quello di un finale non proprio a lieto fine, oppure di un protagonista maschile che arriva a mettere le mani addosso all’eroina, che la umilia verbalmente, ma che poi si trasforma in un cucciolo di labrador uggiolante?
È la sindrome di Stoccolma in tutte le sue sfumature e alterazioni che ci attira, oppure siamo ancora legate all’archetipo della damigella in pericolo che viene salvata dal cavaliere, magari non sempre in armatura scintillante?
Ora tocca a te! Ti piacciono i romance dalle tinte oscure? Scegli solo romanzi dal lieto fine assicurato o sei curiosa di provare qualcosa di diverso? La tua opinione per me conta molto. Se la recensione ti è piaciuta, aiutane la diffusione condividendola sulle tue pagine social. Grazie della tua attenzione e a presto!
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