In questo post ti racconto della visita guidata allo stabilimento di Amazon a Passo Corese in provincia di Rieti, che ho effettuato il 16 agosto.
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Amazon apre i battenti al pubblico
All’inizio della primavera di quest’anno, Amazon ha aperto al pubblico le porte dei suoi stabilimenti di Castel S.Giovanni (PC) e Passo Corese (RI), e così io e Righello Man, alias Gianfranco, ne abbiamo approfittato a ridosso di Ferragosto per curiosare con i nostri occhi all’interno del colosso mondiale di e-commerce fondato da Jeff Bezos.
La visita è gratuita ( a differenza dello stabilimento Lamborghini a S. Agata Bolognese) ed è sufficiente prenotarsi al link dedicato.
Tutte le info sulla visita
Potevo scegliere fra lo stabilimento di Piacenza e quello di Rieti, ma alla fine ho optato per quest’ultimo, in quanto ne ho voluto approfittare per vedere degli amici che vivono nelle vicinanze.
Non appena siamo entrati nel parcheggio, abbiamo notate che tutte le macchine erano parcheggiate in retromarcia e non a caso. Questa modalità di parcheggio è obbligatoria in quanto serve a scongiurare incidenti alla fine dei turni.
E noi che non l’avevamo intuito, siamo subito stati richiamati da un dipendente in pausa che gentilmente ci ha fatto notare come dovevamo sistemare l’autovettura.
Un’altra dipendente in pausa, ci aveva gentilmente offerto un caffè per farci ingannare l’attesa, offerta che non abbiamo potuto raccogliere perché non avevamo il badge per entrare nell’area ristoro, ma il gesto è stato comunque apprezzato.
Parole d’ordine: sicurezza e riserbo
Una volta varcata la soglia, tutti i visitatori, nonché i fornitori, non fanno un passo fino alla reception senza essere scortati dalla guardia.
Premetto subito: la prima cosa che firmi non appena arrivi alla reception è un accordo di riservatezza, per cui ti impegni a non divulgare pubblicamente ciò che vedi e senti durante la visita.
Durante la visita, che dura circa un’oretta, ho cercato di cogliere il più possibile con lo sguardo non solo quello che mi veniva spiegato dalla guida, ma anche ciò che mi circondava.
Ed è proprio questo che vorrei restituire in questo post: l’aspetto umano, le impressioni generali, le sensazioni.
La sicurezza è uno dei pilastri fondamentali dell’azienda, e ce lo confermano anche le guide.
Capelli raccolti per le donne (per evitare che si impiglino sulle linee di produzione), divieto di correre all’interno dello stabilimento, e obbligo dell’utilizzo del corrimano per salire le scale.
I portabadge hanno un sistema di sgancio automatico in caso di blocco improvviso.
La logistica di Amazon
Una volta cominciata la visita, lo sguardo si alza e corre lungo tutti binari che intrecciandosi sopra le nostre teste, trasportano ininterrottamente le cassette utilizzate per movimentare le merci.
Essenzialmente le aree di lavoro sono tre: quella che riceve e registra le merci dei fornitori in ingresso, quella della robotica e quella che si occupa della spedizione.
Non ti nascondo che l’area robotica lascia stupefatti.
Si tratta infatti di centinaia di AGV (automated guide vehicle) che, seguendo le istruzioni fornite dal sistema, trasportano scaffalature che pesano fino a 350 kg all’operatore, il quale poi provvede a inserire gli articoli all’interno di questi “armadi” o a prelevarli per la spedizione.
Nessuno degli operatori, salvo quelli appositamente addestrati e con una strumentazione dedicata, può entrare nell’area di movimentazione degli AGV, perché sarebbe molto pericoloso.
Video di questi robot, che assomigliano per intenderci ai robot aspirapolvere, se ne trovano diversi su YouTube:
La domanda sorge spontanea, come fanno a non scontrarsi? Semplice, ciascuno trasmette continuamente la propria posizione agi altri.
Curiosità: durante la nostra visita, gli operatori erano in fase di approvvigionamento degli scaffali mobili, movimentati dagli AGV e indovina quali erano gli articoli che stavano maneggiando? Tanti libri ( con mia somma gioia), oltre a mouse e articoli di piccole dimensioni.
Perché gli articoli non vengono stoccati in base alla tipologia, ma in base alla dimensione. Il cibo invece è stoccato a parte.
Le consegne di Amazon
Nell’area spedizione, osserviamo attoniti la velocità e la precisione di chi imballa gli articoli.
Ovviamente, non ho potuto fare a meno di chiedere alla guida: ma l’operatrice impacchetta per 7 ore e mezza di fila?
Perché la mente umana fatica a reggere lavori ripetitivi a lungo, ma mi è stato risposto che con la job rotation, gli operatori cambiano mansione durante la giornata.
Amazon e l’imprinting americano
Amazon ha un approccio che ovviamente si rifa allo standard delle aziende americane.
Per cui sì, è una fabbrica, sì ci sono delle regole da rispettare, a molti richiama un impianto quasi militaresco, ma allo stesso tempo, si cerca di mitigare questo rigore con iniziative che favoriscono e motivano i dipendenti (convenzioni con asili e centri estivi della zona, coinvolgimento dei dipendenti in iniziative che diano spazio alla loro creatività).
Attualmente lo stabilimento, aperto nel settembre del 2017, ha all’attivo più di mille dipendenti, che possono aumentare nei periodi di lavoro più intenso come Natale o iniziative particolari come Prime Day, o Black Friday.
A proposito di Prime, ti svelo un segreto che ci ha confidato la guida: nei periodi caldi, le merci dei clienti Prime saltano la fila. Curioso di scoprire funziona Amazon prime?
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Amazon e la privacy
Oltre alla sicurezza, l’azienda attua politiche eco-sostenibili e rispetta rigorosamente la privacy. Questo vuol dire che nessun operatore conosce il destinatario degli ordini, così come i corrieri non sono a conoscenza del contenuto dei colli, ma solo del destinatario, questo per garantire la sicurezza del materiale in consegna.
Non è inoltre detto che lo stabilimento di Passo Corese rifornisca necessariamente solo le destinazioni limitrofe. La spedizione è legata alla disponibilità e al rispetto delle consegne.
Curiosità: le sale dello stabilimento di Passo Corese sono state nominate con i nomi degli imperatori romani, indicando sulla porta la data di nascita e morte, il tutto corredato da una brevissima nota di presentazione.
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