Se hai deciso finalmente di spedire a un editore quel manoscritto che covavi da mesi nel cassetto, questo post fa per te.
Essere pubblicati da un editore è difficile, ma non impossibile. Se eviti quei comportamenti che automaticamente inducono qualsiasi editore ( non a pagamento) a cestinare il tuo lavoro, allora sei già a buon punto.
Leggi il post e scopri tutto quello che non devi fare quando invii un manoscritto all’editore.
La forma è importante per l’editore
Non dare mai per scontato il fatto che un editore passi sopra agli errori grammaticali, perché così facendo hai già destinato il tuo manoscritto al rifiuto certo.
Inviare un manoscritto con errori di grammatica anche grossolani o una sintassi incomprensibile, denota mancanza di rispetto nei confronti di coloro che per lavoro leggono decine e decine di manoscritti.
Non spedire il testo se prima non l’hai revisionato e corretto, preferibilmente da un professionista o comunque da una persona competente. Per cogliere errori, refusi e sintassi traballanti nel tuo testo, serve un occhio fresco e distaccato.
Vuoi sapere quali sono gli errori grammaticali più diffusi tra gli scrittori in erba? Leggi questo post.
Mancanza di originalità
Un professionista dell’editoria ha letto tanto e di tutto, per cui ci mette un attimo a capire se il tuo lavoro è la scopiazzatura di uno o più testi famosi.
Tieni presente che prendere spunto è diverso dallo scopiazzare banalmente.
Se non c’è della rielaborazione personale, se non stupisci l’editore con qualcosa di nuovo, insomma, il manoscritto difficilmente ha un futuro.
Infodump e incipit
Potrei dirti che ti giochi quasi tutto nelle prime righe del primo capitolo, perché se non catturi da subito l’attenzione di colui che ha una pila di manoscritti da leggere, è molto difficile che tu possa avere una seconda possibilità.
Se il tuo è un testo di narrativa, fai molta attenzione a non cadere nella trappola dell’infodump.
L’infodump (eccesso di informazioni) si verifica quando farcisci il testo di informazioni che non sono funzionali alla narrazione e che alla fine conferiscono un taglio arido e nozionistico alla tua storia.
Ne risulta un lavoro ridondante, noioso e pesante da leggere. Ricorda la regola principe della scrittura “show, don’t tell”: mostra, non raccontare.
L’impaginazione conta
I muri di parole dissuadono dalla lettura. Presenta un testo che offra un minimo di comfort di lettura.
Evita quindi:
- Un unico grande paragrafo, suddividi in capitoli con margini regolari.
- Font inusuali e colorati.
- Testi scritti in maiuscolo
La linea editoriale
Se l’editore pubblica solo romanzi horror e saggistica, la tua storia d’amore ad alto tasso di erotismo forse non risulterà di suo interesse.
Ogni editore ha i suoi gusti e la sua nicchia. Se il tuo lavoro non rientra nella linea editoriale della casa editrice, è inutile perdere tempo a inviare il tuo testo, perché verrà scartato senza esitazione.
Se fai attenzione ed eviti di incappare negli errori che ti ho appena descritto, aumenterai la possibilità di attirare l’attenzione di un editore disposto a leggere il tuo testo.
Ricorda di non abbatterti di fronte al primo rifiuto, la strada dell’editoria è difficile, ma non inarrivabile.
Ora tocca a te! Hai mai inviato un manoscritto a un editore? Hai voglia di raccontare la tua esperienza? La tua opinione conta molto, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi dell’articolo. Se il post ti è piaciuto, contribuisci a diffonderlo attraverso le tue pagine social. Grazie e a presto.
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